
“È passato molto tempo da allora e i fatti che sto per narrare hanno avuto il tempo di trasformarsi in leggenda. Una di quelle passate di bocca in bocca, senza alcuna certezza di verità. Io sono qui per tenerla viva”. ©– per il suo ultimo libro Cronache senza gloria. Operazione Alexandros, da poco uscito per Marotta & Cafiero, nella collana “Le zanzare”. E zanzare, coraggiose e parlanti, sono pure le protagoniste di questa storia: una favola triste – abilmente camuffata sotto le mentite ‘spoglie’ del racconto lungo (o del romanzo breve) – ambientata in Germania, a Berlino (con una ‘puntata’ a Dachau, in un laboratorio segreto del campo di concentramento) nell’aprile del 1945. Nella capitale del Terzo Reich un manipolo d’insetti, guidati dalla zanzara Franz Oppermann – e grazie ad una ‘soffiata’ della formica Hector – si prepara ad una missione apparentemente impossibile, però necessaria affinché possano riprendersi “il cielo e la terra”; ma, soprattutto, per mettere fine alla guerra: uccidere Adolph Hitler. Nasce così l’operazione “Alexandros” – nome (e sottotitolo) scelto per ricordare la vittoria delle zanzare che avevano ‘sconfitto’, in mezzo a paludi e malsani acquitrini, il condottiero macedone Alessandro Magno – con la quale un “Generale Anofele”, (la zanzara Ann, preparata a Dachau dagli scienziati tedeschi per trasmettere, all’occorrenza, la malaria) avrebbe dovuto questa volta uccidere, attraverso il suo morso letale, il Fuhrer nazista. La storia della morte di Adolph Hitler – piccola e tragica storia nella Storia con l’iniziale maiuscola, quella scritta dagli uomini per essere tramandata affinché non si dimentichi e non si commettano di nuovo gli stessi errori – avrà un finale diverso dal racconto, bello e poetico (per parole e per immagini, perché dell’autrice sono pure i quattordici disegni-cammeo inframmezzati ai capitoli del libro) immaginato da Elisa Ruotolo. Come per le zanzare che uccisero Alessandro Magno, non ci sarà posto né “gloria” (e nel titolo non può non leggersi un omaggio al capolavoro cinematografico “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino) nelle “cronache” ufficiali per la coraggiosa missione degli insetti volanti, agli ordini della zanzara Franz. E tuttavia, la loro storia meritava, in qualche modo, di essere ricordata: ancora una volta un monito, per non dimenticare, Toccherà a Mathilde, figlia balbuziente di Franz, rompere il silenzio e, infine, affidare alla parola scritta la narrazione di queste Cronache senza gloria: “negate da molti, perché anche la negazione implicherebbe un riconoscimento: in verità è come se nulla fosse mai avvenuto, né siamo indicati tra coloro che tentarono, in tempo di deformità, di restituire il mondo alla grazia dell’origine. Potrete spulciare qualsiasi resoconto o archivio, esaminare libri di storia o monografie del Reich: di noi non troverete nulla, come del resto ben poco troverete negli annali degli imperi ormai estinti. Eravamo piccoli, lo siamo sempre stati. Eppure questo non ci ha impedito di cambiare il corso di molti eventi. Preserviamo il ricordo in funzione di questo e come guardiamo noi restiamo vigili, vegliamo sul sangue di tutti”.
Elisa Ruotolo, Cronache senza gloria. Operazione Alexandros, Napoli, Marotta & Cafiero, 2025.