Nelle sale cinematografiche dallo scorso 31 ottobre, la pellicola di Segre ci catapulta nel passato e sembra urlare sin dall’inizio una frase di un famoso cantautore milanese ‘Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona’.
Il film, rimasto a digiuno ai David di Donatello, non è nazionalpopolare. Appare come una perla il cui guscio si schiude lentamente per poter avere contezza solo alla fine della sua bellezza
Il sentimento più limpido che traspare in questa pellicola è l’amore di Guadagnino per il cinema. Nelle sale un triangolo amoroso che ha come sfondo la disciplina sportiva che di più in questo periodo ha attirato l’attenzione dei media: il tennis.
Un gaslight movie cattolico per la stampa di sinistra che evidenzia la potente influenza della religione nel finale del film. Per Paola Cortellesi ottime recensioni dai giornali popolari