Indicatori geografici e “sentinelle” del senso integrale dei luoghi, contenitori di conoscenze condivise e custodi di spazi vissuti, documenti di sintesi territoriale e testimoni di caratteri culturali e identitari dei paesaggi. I toponimi hanno un ruolo importante nei processi di gestione amministrativa del territorio e non solo.
Per due giorni, a partire da martedì 10 dicembre, il Campus di Salerno ospiterà geografi, linguisti e studiosi provenienti da università e centri di ricerca nazionali e internazionali accomunati dal fil rouge della Toponomastica come strumento analitico-interpretativo applicabile in ambito scientifico e formativo.
L’iniziativa punta a far emergere, attraverso diversi orientamenti scientifici, i molteplici significati e aspetti dei nomi di luogo, quali espressioni geografico-territoriali tout court, forme simboliche del potere e manifestazioni culturali, linguistiche, storiche, politiche ed economiche.
Il convegno – organizzato dal Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici (CISGE), dalle cattedre di Geografia e di Lingua francese, in collaborazione con il Laboratorio di Geostoria (Gesto) e il Laboratorio Didattico Interdisciplinare di Studi di Genere (GenderLab) del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo salernitano – propone letture critiche, metodologie innovative, sfide epistemologiche e nuove prospettive nella ricerca-didattica attraverso l’analisi toponomastica, strumento per lo studio del territorio e del paesaggio in chiave interdisciplinare.
L’evento – che include i lavori finali del Progetto di Ricerca Nazionale “Per riscrivere la storia del Mezzogiorno bassomedievale. Forme testuali del potere (secoli XIV-XV)” – si inserisce nel solco di una pista tracciata oltre venti anni fa da un importante convegno internazionale sul tema “Toponimi e antroponimi: beni-documento e spie di identità per la lettura, la didattica e il governo del territorio” organizzato nel 2002 proprio nell’Ateneo di Salerno dal professore Vincenzo Aversano, già ordinario di Geografia. Al di là della felice coincidenza, il convegno del 2002 va ricordato quale vero e proprio spartiacque per lo studio geografico della toponomastica, configurandosi come uno dei primi esempi di interazione scientifico-disciplinare rivolta a varie figure di studiosi, alcuni dei quali di chiara fama, chiamati a discutere il tema della toponimia e dell’antroponimia nei suoi aspetti metodologici, scientifici e didattici, assicurando al contempo un fecondo rapporto tra università e territorio e sollecitando l’interesse di Enti e Istituzioni fino ai più alti livelli.
Il programma
Il convegno internazionale si svolgerà presso il Campus di Fisciano (Aule Pecoraro e Cilento) dal 10 all’11 dicembre prossimi. Nell’ambito della manifestazione sarà visitabile la mostra cartografica “Maps and Toponyms from our World to other Worlds/Carte e toponimi dal nostro Mondo agli altri Mondi”, a cura di Gianluca Casagrande dell’Università Europea di Roma e di Annalisa D’Ascenzo dell’Università di Roma Tre.
Martedì mattina, 10 dicembre, i lavori inizieranno con una sessione intitolata “Toponomastica e mutato valore dei quadri ambientali”, cui faranno seguito, nel pomeriggio, due sessioni parallele, dedicate, rispettivamente, ai temi “Toponimi e cartografia” e “Approcci metodologici e applicativi per lo studio della Toponomastica”.
Mercoledì mattina, 11 dicembre, si proseguirà con due sessioni consecutive incentrate sulla “Toponomastica nella letteratura di viaggio” e su “Toponomastica partecipativa e collaborativa e forme testuali del potere”. Nel pomeriggio, a partire dalle 15:00, si parlerà di “Toponimi come strumenti di controllo simbolico del territorio”. In chiusura, una tavola rotonda affronterà il tema delle “Sfide e prospettive per una toponomastica inclusiva e rappresentativa”.
L’evento è organizzato con il sostegno dell’Ateneo di Salerno, del Dipartimento di Studi Umanistici (DipSUm), del Dottorato in Studi Letterari Linguistici Storici (DILLS) e della Sezione storica del DipSUm, con il patrocinio della Società Geografica Italiana, della Società di Studi Geografici, dell’Associazione dei Geografi Italiani (A.Ge.I), dell’Associazione Italiana di Cartografia (AIC), dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), dell’Associazione culturale GecoAgri Landitaly, dell’Università Federico II di Napoli e dell’Archivio di Stato di Napoli.
Il programma completo del convegno è disponibile a questo link