Un affondo nel magma irrisolto di una cultura di un popolo e di un’umanità folle e zoppicante che non smette di convalidare il desiderio e la notte
Il libro è diviso in cinque parti da effimere, transitorie, fragili ma possenti spaziature che legano il testo con un nodo invisibile fatto di torsioni e strapiombi. Il linguaggio è ostico, ma è il solo possibile per chi voglia provare a sentire
Un libro di pregevole interesse. Ordinati in tre sezioni distinte (Linguaggio, Storia, Potenza), i diversi motivi del suo pensiero ruotano ostinatamente intorno a un unico centro, che il titolo compendia nella formula: la potenza del pensiero.
La scrittrice presenta un bel libro, vincitore alla “XXII edizione del Premio InediTO – Colline di Torino”. Noi che siamo sempre in ascolto, siamo contenti di leggerla. E se anche le sue parole premono sulla schiena, d’ora in avanti sarà più facile