Tributo allo scrittore che ci ha lasciati in un mondo che non ci piace, un'Italia triste, come quel suo strepitoso romanzo del 1996
A distanza di 150 anni dalla sua nascita, viene naturale leggere Bel Ami in chiave attuale. L’autore, che scrive con uno stile sobrio da osservatore, ci lascia lunghe pagine che descrivono l’ipocrisia, la miseria morale, il trasformismo delle classi sociali in ascesa
Lo scrittore salernitano, già dirigente medico ospedaliero, continua a tenere i conti aperti con la letteratura. Dopo l’esordio con un’antologia di poesie, “Vivere l’amore”, ha pubblicato diverse raccolte poetiche e romanzi; ora è in libreria con “Mannaggia! Poteva essere Jazz!”, il romanzo
Lo scrittore ci coinvolge nelle dinamiche di una famiglia come tutte le altre: una famiglia che ama e che soffre