Francesco Taskayali, Nato a Roma, è tra i più originali compositori del panorama neoclassico contemporaneo. L’autore ha annunciato l’uscita del suo nuovo album, ‘Retrospection’, per l’etichetta discografica ‘AreaLive’. Francesco, figlio di una matematica italiana e di un ingegnere turco, trascorre la sua infanzia ad Istanbul, nel quartiere Cihangir. Nel ‘96 i suoi genitori trasferiscono a Latina, dove il musicista è rimasto fino al compimento del diciassettesimo anno quando deciderà di ritornare a vivere a Istanbul. Giusto il tempo per finire gli studi superiori.
Il disco di Taskayali gode del sostegno del MiC (Ministero della Cultura) e della SIAE nell’ambito del programma ‘Per Chi Crea’. L’album, anticipato l’11 aprile dal singolo ‘Hakan’, è stato presentato con uno showcase all’Auditorium Novecento di Napoli, un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere evocative di un disco che racconta strade, conflitti, migrazioni e silenzi. Un lavoro che è al tempo stesso una riflessione intima e una mappa sonora globale, dove il pianoforte -strumento principe delle sue opere – dialoga con sax, basso e batteria in arrangiamenti che spaziano dal minimalismo sospeso alla tensione ritmica.
Il musicista italo-turco si è laurea in Scienze politiche con una tesi in Filosofia Politica su ‘Il Manifesto di Ventotene’. Attualmente vive a Milano. Inizia a comporre musica nel 2004 all’età di 13 anni, col brano ‘È Sera.’ Nel 2010 pubblica il suo primo disco ‘Emre’, una raccolta di tutti i brani composti fino ai 18 anni, compreso il singolo ‘Addio al Terminal.’ Rappresenta l’Italia in diverse occasioni: nel 2012 a Caracas con l’orchestra ‘El Sistema’, il 2 giugno a Berlino per le celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana e nel 2016 a Los Angeles per la giornata della ‘Festa della Musica’. Nella sua carriera da solista si è esibito in più di 15 paesi nel mondo … partecipando anche a diverse missioni nel mediterraneo in qualità di volontario della Croce Rossa Italiana.
Retrospection tra passato e presente
L’album è un viaggio musicale tra memoria e speranza, tra pianoforte solitario e ensemble cameristico. ‘Retrospection’ non è una semplice raccolta di brani, ma un diario di viaggio in musica, che ripercorre gli ultimi anni della vita artistica e umana di Taskayali. Dai Floating Concert (concerto che si svolge su una piattaforma mobile galleggiante) sul Lago di Paola alle navi dei migranti al largo della Sicilia, dalle proteste di Hong Kong alla quiete di Ventotene, l’album cattura l’essenza di luoghi dove la musica diventa testimone, conforto e ponte culturale.
«Questo disco è un ritorno alle origini, ma anche uno sguardo in avanti. Ho voluto rielaborare frammenti di composizioni passate, mescolandoli con nuove intuizioni. Alcuni brani sono nati in solitudine, altri invece hanno richiesto il dialogo con altri strumenti, come il clarinetto, che per me rappresenta la voce umana per eccellenza» – dice l’autore. La sua musica, data dal pianoforte, è figurativamente sospesa tra acqua e cielo, metafora di un’arte che fluttua tra memoria e futuro. Le immagini mnemoniche che generano la nota di Taskayali giocano con doppie esposizioni chiamando i paesaggi che lo hanno ispirato: dall’Agro Pontino al Bosforo, dalle carceri ai mari in tempesta.
A proposito dello Showcase di Napoli
In occasione dell’uscita dell’album, Taskayali si è esibito in un concerto esclusivo all’Auditorium Novecento di Napoli il 27 aprile, dove presenterà dal vivo i brani di ‘Retrospection’ in una versione intima per pianoforte e clarinetto, con momenti di improvvisazione e proiezioni visive che accompagneranno la musica. «Napoli è una città che ha sempre saputo accogliere storie e suoni diversi e sarà emozionante suonare questi brani qui, in un luogo che è esso stesso un crocevia di cultura.»
Un artista senza confini
Francesco Taskayali ha suonato in 25 paesi, portando la sua musica in contesti inusuali: dalle piazze insorte di Kiev alle navi dei migranti, dai teatri abbandonati del Venezuela agli ospedali durante la pandemia. La sua ricerca artistica lo ha portato a sfidare i confini tra classico e sperimentale, tra performance colta e impegno sociale. Con ‘Retrospection’, Taskayali chiude un cerchio e ne apre uno nuovo: un disco che è una lettera d’amore alla musica e all’umanità che la ascolterà