L’anima brasiliana di Barbara Casini

L’artista originaria di Firenze è considerata, a giusta ragione, la più bella voce e la migliore interprete della música popular brasileira. Il successo di ‘Hermanos’

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Barbara Casini, nata nel 1954 a Firenze, è una cantante e chitarrista jazz italiana. Mentre studiava pianoforte, è stata esposta alla bossa nova. All’età di 15 anni, ha una marcata influenza sulla sua vita musicale: dopo essersi laureata in psicologia presso l’Università di Padova, ha iniziato a recitare nel 1979. Ha registrato e suonato con Lee Konitz, Phil Woods, Leo Walls, Francisco Petreni, Stefano Bollani ed Enrico Rava.

Chi segue con la passione degli innamorati la música popular brasileira, sicuramente conoscerà a menadito l’enorme talento, il valore, la ‘classe’ di Barbara Casini. L’artista è considerata, a giusta ragione, la più bella voce e la migliore interprete della musica brasiliana (e non solo), profonda conoscitrice della cultura musicale, della storia, delle origini e tradizioni di questo ‘país brasileiro maravilhoso’.

Con una pluriennale carriera, ricca di successo e popolarità, questa straordinaria artista toscana, ha al suo attivo decine di dischi ed innumerevoli spettacoli in tutto il mondo, dischi tra i quali fanno spicco ‘progetti’ dedicati ai maggiori protagonisti della MPB (música popular brasileira), partendo da Elis Regina a Caetano Veloso, passando per Carlos Jobim, Chico Buarque ed altri. In questo caso, Barbara Casini decide, per la prima volta, di effettuare un ‘tuffo musicale’ nella musica del latino/america, cimentandosi con la lingua portoghese e brasiliana, in un progetto dal titolo ‘Hermanos’ per l’emergente e strepitosa etichetta italiana: la ‘Encore Music’, registrato e missato al ‘Load District’ di Roma tra il novembre 2021 e il marzo 2022. Ingegnere del suono Roberto Lioli e Mastering a cura di Stefano Cappelli. Insomma un esperimento senza dubbio riuscitissimo, ricco di sensibilità, canto e suoni elegantissimi che fanno venir fuori delle emozioni quasi visibili e che (se ve ne fosse bisogno) ci fanno apprezzare l’immensa versatilità e duttilità musicale della nostra Barbara Casini. Per realizzare il progetto la cantante toscana si avvale della prestigiosa presenza di musicisti di grande livello: Javier Girotto: sassofono soprano, percussioni, percussioni, e cori; Roberto Taufic: chitarra, arrangiamenti, cori; Seby Burgio: piano e cori.

Hermanos’ è una bellissima proposta musicale che va ad esplorare alcune tra le più coinvolgenti melodie dell’America latina e del Brasile. La splendida voce e la capacità interpretativa della singer toscana, arricchita dai prestigiosi musicisti, rendono il lavoro assolutamente degno della massima attenzione da parte degli amanti della musica di grande valore.

Barbara Casini con questo lavoro intende raddoppiare dal suo territorio artistico elettivo – quel Brasile cui ha dedicato gran parte della carriera, oltre che una serie di album nei quali rende omaggio ai maestri Jobim, Buarque, Veloso e Gil – si allarga, sconfinando negli altri Paesi dell’America Latina. ‘Hermanos’ vien fuori da un atto d’amore. Un lavoro in cui la lingua di riferimento quella che si parla tra Rio de Janeiro, Bahia e dintorni. Una sfida inedita e rischiosa per l’artista fiorentina, da sempre considerata l’ambasciatrice dei musicisti brasiliani nel mondo. Ma anche uno stimolo per guardare avanti, viaggiare e trovare un punto d’incontro culturale tra realtà diverse e che tuttavia hanno forti radici comuni. Ottima la scelta dei compagni di viaggio: un trio acustico l’argentino Girotto, il brasiliano-honduregno Taufic e il siciliano Burgio. Originale e coraggiosa la selezione del repertorio: si viaggia dal Perù al Venezuela fino alla Cuba. Il brano ‘La Maza’ è uno dei momenti grandiosi del disco. Non star, ma autori molto amati nel loro Paese e che meritano essere apprezzati alle nostre latitudini. Si dice che il primo amore non si scordi mai … nel percorso della track list di Barbara, trova posto un finale brasileiro con ‘Milagre dos peixes’, storico gioiello di Milton Nascimento e Fernando Brant. Tutto trova una quadra.

Antonino Ianniello

Nasce con una spiccata passione per la musica. Si laurea in lettere moderne indirizzando la scrittura verso il giornalismo, percorre in maniera sempre più approfonditamente e competente le strade della critica musicale, pubblicando numerosi articoli su jazzisti contemporanei e prediligendo, spesso, giovani talenti emergenti. Ama seguire il jazz, blues e fusion e contaminazioni.

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