Fitti insostenibili, si allarga il fronte degli universitari

Cifre da capogiro, contratti in nero e mancanza di una strategia unitaria. Il caso virtuoso di Padova e l'assurda bolla campana

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Il campus universitario di Fisciano, nella Valle dell'Irno

Tende da campeggio davanti alle università. Non è un modo alternativo di fare una vacanza, ma il simbolo della protesta che gli studenti hanno messo in atto per sensibilizzare politica e opinione pubblica sul tema del “caro affitti”. Il rialzo delle locazioni sta rendendo sempre più difficile poter godere di un alloggio decente durante il periodo dello studio e da qui la protesta che sta interessando tutta Italia. Anche la Campania non è esente da queste manifestazioni; d’altronde basti pensare che la città di Napoli ha registrato uno dei rincari degli affitti più alti d’Italia (11% negli ultimi dodici mesi). Attualmente, secondo dati Istat, su oltre 190mila universitari ben 63mila sono fuorisede. Va da sé, quindi, che la situazione è particolarmente sentita. “È innegabile che c’è una profonda differenza con il Nord – spiega Gabriele Sottile di Link Fisciano – ma non per questo non abbiamo i nostri problemi anche perché qui sicuramente non abbiamo gli stessi servizi. Tra il pre e post pandemia i prezzi degli affitti sono schizzati in maniera esagerata. E non è un caso che oggi ci siano molti meno fuorisede perché i ragazzi preferiscono viaggiare e fare i pendolari”. Anche se la maggior parte degli studi si sono concentrati sulla città di Napoli, la situazione non è rosea neanche a Salerno e provincia o Caserta e Benevento. “Uno dei primi problemi da segnalare è che ci sono molte meno case disponibili – spiega sempre Gabriele – I proprietari non vogliono più affittare a studenti ma a famiglie. Tutto questo è anche il risultato della pandemia perché queste persone si sono viste le case sfitte dal momento  che gli studenti sono rimasti a casa loro per molto tempo.  Poi spesso le abitazioni disponibili sono improponibili. Ad esempio, a Fisciano un garage è stato ristrutturato e locato come casa. Ed infine ci sono le case dai prezzi elevatissimi”. Ma per gli universitari i problemi non sono certo terminati qui. “Alcuni studenti hanno deciso di spostarsi dalle vicinanze del campus di Salerno ma qui emerge il problema dei trasporti pubblici che sono insufficienti. E poi c’è la grande questione di Salerno città. Per i ragazzi è impossibile pensare di trovare una stanza perché i prezzi sono improponibili. I fuorisede che scelgono il capoluogo sono principalmente stranieri perché i fitti sono folli”. Ma quali possono essere le possibili soluzioni davanti a questo scenario? “Non si tratta solo di aumentare le residenze universitarie – chiarisce Gabriele – perché non possiamo aspettare che vengano costruite. Bisogna ricorrere a strumenti più immediati. Ad esempio a Padova è stato introdotto lo strumento del canone concordato. Occorrerebbe mettere in campo azioni che blocchino il problema degli affitti in nero o in grigio, perché non si può pagare una stanza 300 euro con un contratto da 110. Abbiamo anche chiesto un tavolo di confronto tra Regione e sindacati studenteschi proprio per mettere in campo azioni comuni su tutto il territorio”. Intanto una nutrita delegazione di studenti campani parteciperà alla manifestazione nazionale del 27 maggio a Roma.

LE CIFRE. I dati disponibili sulle locazioni in Campania sono forniti dall’Osservatorio immobiliare promosso da Tecnocasa e sono relativi al 2022. Osservando le tabelle per la città di Napoli, un monolocale in zona Fuorigrotta costa in media 400 euro mentre per un bilocale si spendono fino a 650 euro. Prezzi praticamente identici anche nella zona del centro dai quartieri spagnoli passando per via Toledo, mentre si arriva a pagare fino a 800 euro per un bilocale in zona Vomero. Quello che denunciano gli studenti è, però, che i prezzi arrivano anche a triplicare quando i proprietari sanno che si tratta di “fuori sede” e non di lavoratori e, soprattutto, la qualità degli alloggi è decisamente bassa con scarsa o assente manutenzione.  Per quanto riguarda il mercato delle locazioni nella città di Salerno, si va dai 400 euro per un monolocale in zona centro ai 600 euro per un bilocale in zona Vestuti. In questo caso, si tiene a precisare dall’Osservatorio, che per alcune zone della città non sono presenti i dati per cui i costi potrebbero essere anche più elevati. Nelle zone intorno al campus di Fisciano gli affitti sembrano essere più bassi. A Baronissi, ad esempio, si sta sui 300 euro mensili; stessi dati anche per Fisciano. A Pellezzano e San Mango Piemonte si spende in media circa 400 euro. I prezzi sono sempre relativi a bilocali e monolocali in quanto, spiegano i professionisti del settore, i trilocali fanno storia a sé quando si tratta di studenti perché i proprietari possono decidere di affittare le singole stanze con prezzi quasi uguali ad un intero appartamento. I fitti risultano essere simili anche nella città di Caserta mentre sono decisamente più bassi a Benevento con una media di circa 200 euro per un bilocale.

Angela Caso

Laureata in Comunicazione d’impresa e pubblica presso l’Università degli studi di Salerno con una tesi in Information design. Giornalista professionista dal marzo del 2013. Ha lavorato per diversi quotidiani locali occupandosi principalmente di politica ed istituzioni. Ha collaborato per radio locali e testate on line, realizzando anche produzioni video. Appassionata di cinema, libri e musica.

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