Già professore ordinario di Diritto Romano, Francesco Fasolino dallo scorso novembre è stato eletto Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno, raccogliendo sfide ed eredità del collega, suo predecessore, Giovanni Sciancalepore. Molti progetti, interessanti prospettive di sviluppo internazionali e tanto impegno saranno le solide basi per il prossimo futuro del dipartimento.
Da novembre 2023 lei è il nuovo Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno. Come sono stati questi quattro mesi?
Direi sicuramente intensi. Pur avendo svolto nei sei anni precedenti le funzioni di Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, e quindi pur avendo maturato una certa dimestichezza con una discreta quantità di adempimenti e di procedure, mi sono ben presto reso conto di quanto sia molto più alto il livello di impegno e di complessità richiesto per una governance adeguata di un Dipartimento così grande come è appunto quello di Scienze Giuridiche, nel cui alveo vi sono ben due corsi di laurea (oltre alla magistrale abbiamo anche la laurea triennale in Giurista di impresa e delle nuove tecnologie), diversi master e corsi di perfezionamento, una Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali e circa 90 tra docenti e ricercatori.
Qual è il suo background culturale e il suo percorso di studi?
Dopo la maturità classica mi sono iscritto a Giurisprudenza presso l’Università di Salerno proprio nell’anno in cui veniva inaugurato il Campus di Fisciano. Mi sono poi specializzato in Diritto Civile presso l’Università Federico II di Napoli, ho conseguito un dottorato di ricerca e, dopo una assai significativa esperienza lavorativa di 6 anni in Banca d’Italia, ho vinto un concorso di ricercatore universitario nel 2000 qui a Salerno, dove poi ho svolto l’intera carriera accademica nel settore disciplinare del Diritto romano.
Quali sono i prossimi progetti e le prospettive da mettere in campo?
Il Dipartimento di Scienze Giuridiche punta da, un lato, ad arricchire ed ampliare la sua offerta formativa, attraverso l’istituzione di nuovi insegnamenti e di percorsi di studio maggiormente rispondenti alle esigenze dei nostri giovani, al fine di renderli sempre più competitivi in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro e delle professioni; dall’altro, a diventare interlocutore delle amministrazioni pubbliche ma anche degli operatori economici presenti sul nostro territorio in un’ottica non di semplice fornitura di servizi di aggiornamento professionale ma anche di trasferimento di competenze specialistiche nel settore normativo, procedurale e contrattuale. Questa è la sfida che abbiamo intrapreso con convinzione e che porteremo avanti con determinazione.
Il prossimo lunedì 18 marzo ci sarà un importante convegno dal titolo “Nuovi orizzonti e Commercio Globale. Da Roma alla Cina”. Ce ne vuol parlare?
Si tratta di una iniziativa che si collega sulla recente attivazione dell’insegnamento di Diritto cinese presso i nostri corsi di laurea magistrale e triennale. Siamo la terza università in Italia e l’unica nel Sud in cui gli studenti di giurisprudenza possono cominciare ad acquisire conoscenze altamente specialistiche in relazione all’ ordinamento giuridico di un Paese che già oggi svolge un ruolo rilevantissimo nell’economia mondiale e che è destinato ad accrescere sempre di più. È nostro intendimento dare agli studenti salernitani ma anche, per quelli che dicevo poc’anzi, agli operatori economici del nostro territorio, e non solo, una potente marcia in più che li renda particolarmente competitivi ed apra loro nuovi e significativi orizzonti finora accessibili solo a pochissimi. Per questo abbiamo scelto di parlarne presso la Camera di Commercio di Salerno, proprio per dare un segnale preciso circa la ferma volontà dell’università di Salerno e del Dipartimento di Scienze Giuridiche in particolare, di essere non soltanto formatori di giovani ma anche strumento al servizio dello sviluppo locale.