Il film di Jonathan Glazer è candidato a cinque premi Oscar e narra il brutale realismo dell'indifferenza all'orrore. Il dolore arriva tramite l'udito di una famiglia che vive apparentemente serena, a pochi passi dal campo di concentramento
Il film unisce una sfumatura neorealista e documentaristica a una alla dimensione onirica tipica delle sue pellicole di Garrone. Non emerge, però, la sua reale dimensione stilistica, quella cruda, angosciante, grottesca, disturbante.
Nella sua pellicola Emeralde Fennel s'immerge nel cerchio magico dell'alta aristocrazia
Miyazaki non smette di ricordarci che la fantasia è uno strumento per cercare di attraversare un dolore