Questo fine 2025 porta una riflessione seria, un po’ cinica, su come le alleanze possono cambiare quando nella politica ci finisce un individuo che varia canovaccio in continuazione.
Leggi tutto →Questo fine 2025 porta una riflessione seria, un po’ cinica, su come le alleanze possono cambiare quando nella politica ci finisce un individuo che varia canovaccio in continuazione.
Leggi tutto →Il musicista salernitano - che ha collaborato con Mina, Zucchero, Antonacci e Giorgia - ritorna in Campania e si diverte a percorrere 50 anni di musica italiana al pianoforte in “The italian
Sette anni racchiusi nell’arco di un racconto scandito dalla musica. Sette anni di emozione, amore,
La politica costruisca il "sistema" unitario: cambierebbe la storia e l'economia del Sud: Pollino, Val
Occorre al più presto migliorare la conoscenza dei pericoli derivanti da sostanze chimiche nuove e già presenti sul mercato
Così diversi, padre e figlio, eppure uguali nell’ebbrezza della passione musicale totalizzante, entrano nell’umanità, nella poesia e nei loro flussi
"Granata" è parte dell’inedita raccolta “Umori” dedicata alla città di Salerno. Un racconto che racchiude tutto il fascino del calcio e delle chiacchiere da bar
La vera sfida per il futuro non è smascherare la menzogna dei nemici inventati, ma costruire una politica che non abbia bisogno di nemici per esistere; una politica che non viva di paura, ma di possibilità.
"Andavo a piedi scalzi in questa fiaba" è il nuovo libro di Vincenzo Salerno, storico e critico letterario, docente presso l'Università di Salerno
"Andavo a piedi scalzi in questa fiaba" è il nuovo libro di Vincenzo Salerno, docente universitario e direttore del Centro inter-dipartimentale "Alfonso Gatto e Domenico Rea", edito da Francesco D'Amato
Presentato con grande successo ed entusiasmo di pubblico, a Nocera Inferiore, il volume di Vincenzo Salerno, docente universitario e direttore del Centro Interdipartimentale “Alfonso Gatto e Domenico Rea” dell’Università di Salerno
La famiglia è il centro della narrazione, il pilastro portante di tutta la serie, una fiaba contemporanea latino-americana che rappresenta un vero e proprio viaggio pieno di emozioni.
Il linguaggio dell’odio non nasce con i social. Ha radici antiche. I pamphlet rivoluzionari del Settecento, i giornali faziosi dell’Ottocento, i manifesti totalitari del Novecento: tutti hanno usato categorie nette, slogan, nemici. La differenza, oggi, è la velocità
L'artista ospite del governo russo per la firma di un
La testimonianza del docente universitario, in viaggio verso l'Ucraina tra
Il racconto del professore Salvatore Del Gaudio, testimone oculare dell'esondazione
Le potenzialità dell’intelligenza artificiale al servizio della geografia: i progetti