Spirito of two, chitarra e pianoforte per un groove mai scontato

Il progetto formato dal duo Lanzieri e Grisset evidenzia come il jazz goda davvero di ottima salute: i musicisti coinvolti sono preparati e si rendono protagonisti di un lavoro completo e interessante dal punto di vista compositivo ed esecutivo

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“Spirito of Two” è il progetto del duo formato da Mino Lanzieri, tra i chitarristi più apprezzati del  panorama jazz italiano, e Danny Grisset, pianista americano tra i protagonisti del jazz contemporaneo internazionale. Il progetto abbraccia il mood intimo del duo chitarra e pianoforte, dove Mino Lanzieri e Danny Grissett tessono il loro interplay ricco di ricercate armonie e profonde melodie, sorrette da un groove mai scontato.

Danny Grisset è un pianista, tastierista e compositore californiano. Richiesto dai più prestigiosi festival jazz nel mondo, è una figura di grande spicco all’interno del jazz contemporaneo. Basti solamente pensare che ha studiato con leggende come l’immenso Herbie Hancock, oltre che con Barry Harris e Kenny Barron. Ha condiviso il palco, fin da giovanissimo, con icone del calibro di Billy Higgins, George Coleman, Freddie Hubbard e Jackie McLean, diventando un volto noto della scena musicale statunitense ed in particolare della splendida Los Angeles. Danny Grisset si trasferisce a New York, dove inizia una nuova fase della sua carriera collaborando con grandi artisti come Buster Williams, Nicholas Payton, Benny Golson, diventando parte stabile del gruppo di Tom Harrell, con il quale suona ancora e da quasi 20 anni! Con Harrell incide numerosi dischi di rilievo. A suggellare una carriera da ‘Hall of Fame’ ci sono le sue pubblicazioni da leader con alcune delle etichette discografiche più prestigiose nella storia del jazz come ‘Criss Cross Jazz’ e ‘Savant Records’. L’artista della ‘new generation of jazz’ ha girato un tour passando per gli States, l’Europa ed il Giappone.

Mino Lanzieri, nato sotto le pendici del magico Vesuvio e formatosi negli Stati Uniti d’America, deve essere considerato tra i più rappresentativi e prolifici chitarristi, oltre che compositori, della scena jazzistica moderna italiana. A questo proposito occorre segnalare che ha ampi riconoscimenti per la sua eleganza e per il suo stile. Al suo attivo ha diversi tour europei ed internazionali oltre a sette pubblicazioni discografiche a suo nome, in cui mescola le sonorità tipiche del jazz e della fusion con il latin, il country e con la musica classica. Vanta collaborazioni con alcuni dei nomi più rappresentativi del jazz mondiale quali Reuben Rogers, Gene Jackson e Ulysses Owens Junior.

I due artisti si esibiranno il prossimo 2 giugno presso l’Hotel ‘Polo Nautico’ di Salerno. Il concerto sarà certamente un viaggio all’insegna del dialogo profondo che trova il suo concepimento in un raffinato feeling musicale. Uno stile elegante, essenziale e fortemente espressivo lo contraddistingue facendogli fondere tradizione jazzistica e modernità. Grisset, oggi, è divenuto come uno degli interpreti più raffinati e richiesti nel panorama jazz mondiale. La critica lo definisce ‘Tra i ‘top tre giovani’ pianisti della scena contemporanea internazionale.’ Si giunge così, all’ultima parte della rassegna musicale curata da ‘Blue in Green’, ovvero ‘Shades of Blue – part III’.

Il jazz non è al capolinea

Malgrado si senta sempre parlare della sua fine, il jazz gode davvero di ottima salute quando i musicisti coinvolti sono preparati e si rendono protagonisti di un progetto completo, dal punto di vista compositivo e esecutivo. Componenti chimici l’interplay, la ricchezza di idee, la fluidità delle emozioni, l’energia: tutti elementi che caratterizzano il quartetto italo-americano, capeggiato dall’alchimista Mino Lanzieri

«Il progetto ‘The Alchemist’ – spiega il chitarrista – nasce circa due anni fa. Ero appena rientrato dagli USA, un viaggio molto formativo per me, un po’ come il viaggio dal giovane pastore, protagonista de “L’Alchimista” di Paolo Coelho. Tra New York e Boston ho collaborato e suonato con tantissimi musicisti, ma soprattutto composto molto. Quasi ogni notte mi ritrovavo con chitarra e pentagramma ad aver qualcosa da scrivere, da appuntare, quasi come scrivere un diario.»

Antonino Ianniello

Nasce con una spiccata passione per la musica. Si laurea in lettere moderne indirizzando la scrittura verso il giornalismo, percorre in maniera sempre più approfonditamente e competente le strade della critica musicale, pubblicando numerosi articoli su jazzisti contemporanei e prediligendo, spesso, giovani talenti emergenti. Ama seguire il jazz, blues e fusion e contaminazioni.

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