Salute mentale, costruiamo insieme un nuovo corso

Promosso dal nostro magazine Resistenze Quotidiane in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli, un forum a Salerno (mercoledì 15 gennaio) sull'assistenza psichiatrica e le tante promesse tradite. Interverranno medici, docenti, operatori del settore e giornalisti. L'iniziativa si svolge nell'ambito del progetto Non è mai troppo tardi

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“Salute mentale. Servizi, percorsi, diritti” è il titolo di un momento di riflessione promosso e organizzato dal nostro magazine e dalla Fondazione Banco di Napoli nell’ambito del progetto “Non è mai troppo tardi”. Il convegno è in calendario il prossimo 15 gennaio alle ore 17 presso la Casa del Volontariato a Salerno. Sono previsti gli interventi introduttivi di Andrea Manzi, coordinatore di RQ e di Ciro Castaldo, direttore generale della Fondazione Banco di Napoli, che illustreranno le motivazioni che hanno portato all’organizzazione di un momento di riflessione e di dibattito su un tema particolarmente sentito di questi tempi. A seguire ci sarà una relazione di Gennaro Avallone, docente presso l’Università di Salerno e coordinatore scientifico del progetto. Poi spazio agli interventi dello psichiatra Peppe Dell’Acqua (da remoto), della giornalista Luciana Libero e di Vito Bardascino, del Forno Sociale di comunità, di Nicola Merola, della cooperativa sociale Stalker e di Francesco Napoli della cooperativa sociale Capovolti. Barbara Ruggiero modererà l’incontro. 


Quante e quali risposte in ambito sociale e istituzionale trova oggi chi vive una condizione di sofferenza psichica? Quali sono i sostegni, e quanta è la solitudine, di cui fanno esperienza le persone in una situazione di disagio o crisi della propria salute mentale? Qual è il grado di eterogeneità socioterritoriale in Italia di tali condizioni: in altre parole, i temi della salute psichica e dei servizi a essa collegati sono molto o poco dipendenti dalle variabili sociali e dai contesti territoriali lungo la penisola italiana?

Con queste domande in testa abbiamo pensato di organizzare l’incontro “Salute mentale. Salute, percorsi, diritti” che si terrà a Salerno, il 15 gennaio prossimo, dalle ore 17, presso la Casa del volontariato. Gli interventi previsti sono coerenti con questo eterogeneo insieme di questioni. Da un lato, essi entreranno nella crisi della psichiatria pubblica in Italia, con lo psichiatra Peppe Dell’Acqua, in qualità di membro del Forum Salute Mentale. Dall’altro, gli altri interventi si concentreranno sui vissuti e sui percorsi, per evidenziare quanto il protagonismo delle persone direttamente interessate sia fondamentale, ma esso non possa essere lasciato solo o all’interno di un tessuto istituzionale troppo debole. La giornalista Luciana Libero e i membri delle cooperative sociali Capovolti e Stalker e del Forno di Vincenzo faranno luce su questa necessità: mantenere o ricreare una struttura istituzionale forte dei servizi, delle reti e dei percorsi della psichiatria pubblica al fine di mantenere una struttura altrettanto forte dei percorsi e delle reti del protagonismo sociale.

In assenza di questo insieme di condizioni, il rischio per le persone è quello di non trovare risposte e di restare sole. Chi ha soldi, forse, per un periodo può trovare soluzioni attraverso servizi del tutto privati, ma per il resto della popolazione questo significa una possibile deriva, che può giungere anche alla disperazione, nel senso proprio della perdita di speranza, dello sconforto profondo. Aprendo un circolo vizioso dal quale è sempre più difficile uscire.

A questi rischi bisogna guardare, però, assumendo questo sguardo d’insieme, evitando di ridurre la sofferenza psichica o la malattia mentali a fenomeni individuali o esclusivamente individuali. Nella radice sociale di questi stati della realtà non ci sono solo possibilità terapeutiche ma anche dimensioni politiche, organizzative e finanziarie da riconoscere. La disarticolazione o la forza di queste dimensioni segnano il contesto in cui le scelte terapeutiche sono possibili e si realizzano: esse sono potenzialmente tanto più ricche quanto più ricco è tale contesto. Al contrario, una psichiatria pubblica povera non può che ridurre il potenziale di benessere delle opzioni di terapia e cura.

A questo ampio scenario è necessario guardare continuamente. Così come lo è tenere alta l’attenzione sullo stato dei servizi psichiatrici: un terreno fondamentale per la vita concreta di tante persone.

Gennaro Avallone

Nato nel 1973, è professore di sociologia dell'ambiente e del territorio presso il Dipartimento di studi politici e sociali l'Università degli studi di Salerno. Tra i suoi temi e ambiti di ricerca si segnalano i processi di emigrazione e immigrazione, il razzismo, il lavoro agricolo, l’ecologia politica e la sociologia urbana.

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