Dopo la pubblicazione del singolo dal titolo ‘Non piangere Liù!’, Eugenia Canale sforna ‘Turandot’: il nuovo lavoro discografico, edito dalla ‘Abeat Records’.
L’album della pianista, compositrice e arrangiatrice che si accompagna al ‘Rebus 4tet’ è disponibile, in formato fisico e viene distribuito anche nei migliori negozi oltre che sulle principali piattaforme digitali. Eugenia Canale si conferma, così, tra le personalità di spicco della nuova scena jazz italiana con un lavoro di raffinata maturità artistica e coraggio creativo. Già riconosciuta per le sue doti compositive, con il nuovo disco si afferma soprattutto come pianista e arrangiatrice. La Canale esprime un linguaggio personale, intrepido e sofisticato, dimostrando la capacità di affrontare ‘materiali musicali’ complessi con estrema originalità e rispetto. Al suo fianco, giusto per completare il quartet, vi sono tre versatili musicisti che si sono già affermati nel panorama del jazz italiano. Si tratta di Achille Succi (sax alto e clarinetto basso), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso) e Roberto Paglieri (batteria).
Il project
L’idea nasce nel 2024 in occasione del centenario dalla morte di Giacomo Puccini, su invito del Festival ‘MutaMenti’ di Massa Carrara e dell’Istituto ‘Valorizzazione Castelli’, e si concentra sull’ultima visionaria opera del compositore lucchese: Turandot, che anticipa e riassume molte caratteristiche espressive che saranno tipiche di diversi linguaggi del ‘900. Un lavoro che abbraccia la struttura narrativa dell’opera ripercorrendone i passi salienti con un linguaggio che fonde swing, bebop, jazz contemporaneo, elementi prog ed ampi spazi di improvvisazione. La rilettura è solo strumentale, ad evidenziare la forza comunicativa della musica pucciniana. Quello che ne vien fuori è un caleidoscopio (vari approcci compositivi che sfruttano la variazione e l’interazione di elementi musicali per creare un’esperienza sonora ricca e dinamica) di stili, ritmi e timbri, talvolta contrastanti, proprio come nell’opera originale nella quale si rispecchia con rispetto. L’album si apre con le celebri note iniziali del Primo Atto e si chiude con la morte di Liù, laddove Puccini interruppe la composizione e dove Toscanini fermò l’esecuzione nella storica ‘prima’ del 1926.
Eugenia Canale e la formazione
Nata nel 1989, la musicista si diploma con il massimo dei voti e la Lode in Pianoforte presso il Conservatorio ‘G. Cantelli’ di Novara guidata dal maestro Vincenzo Cerutti. Di seguito consegue il Diploma Accademico di II Livello in pianoforte e segue i corsi di perfezionamento di interpretazione pianistica e musica da camera presso l’‘Accademia Musicale di Firenze’ e con il M° Mario Ancillotti presso il Conservatorio di Lugano. Nel 2021, presso il Conservatorio ‘G. Verdi’ di Milano consegue il Diploma Accademico di II Livello in pianoforte jazz. Studia con Mario Rusca, Paolo Alderighi e Marco Detto, Frequenta i corsi tenuti da Hans Ludemann, Arrigo Cappelletti, Ralph Alessi, Attilio Zanchi, Alberto Mandarini, Riccardo Luppi, Aly Keitha, Diego Borotti, Cinzia Roncelli, Emilio Marinelli … studiando arrangiamento e composizione jazz con il grande Pino Jodice. Ha un ‘duo’ stabile ‘cromarmonica-pianoforte’ con Max De Aloe … per poi debuttare con il suo quartetto insieme a nomi di peso del jazz contemporaneo: Max De Aloe (armonica e fisarmonica), Riccardo Fioravanti (contrabbasso) e Marco Castiglioni (batteria). Risulta vincitrice della borsa di studio ‘Master dei Talenti Musicali’ indetta dalla ‘Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.’ In Italia ha suonato per alcune tra le più prestigiose rassegne concertistiche, esibendosi spesso anche all’estero. Suona a Budapest (vecchio Parlamento), al Conservatorio di Eger ed all’Università di Pécs (Ungheria), Marsiglia, Zagabria, Colonia, Atene, La Valletta, Amsterdam, Tirana. Ha anche un duo stabile col violinista Pirro Gjikondi, col quale affronta la letteratura romantica per violino e pianoforte e porta avanti attività di ricerca nell’ambito di repertori meno esplorati. Nel 2023 pubblica l’album ‘Risvegli’ per l’etichetta ‘Barnum for Art’, il disco è interamente composto da sue musiche originali. Alla fine dello stesso anno è uscito ‘Flow’ etichetta ‘Abeat Records’, scritto a quattro mani con Sonia Spinello, anche alla voce, ed impreziosito dalla presenza di numerosi ospiti di rilievo. Tra questi: Ashti Abdo, Mario Mariotti, Daniela Savoldi, Achille Succi, Rob Luft e Francesca Corrias. È direttrice, da un po’ di tempo della ‘Maxentia Big Band’, con cui cura anche la direzione artistica del ‘Magenta Jazz Festival’. Parallelamente alla carriera jazzistica, Eugenia Canale ha mantenuto un’attività concertistica in ambito classico, esibendosi in Italia e all’estero, e ottenendo riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. In duo con il violinista Pirro Gjikondi ha realizzato progetti di ricerca su repertori rari, tra cui l’opera di Felice Lattuada, incisa su disco nel 2023, mentre dell’anno successivo è la volta dell’album ‘Balkan Masterpieces’ per la label ‘Da Vinci Publishing’. A gennaio 2025 la prestigiosa rivista specializzata ‘Musica Jazz’ l’ha inserita, nei ‘Top Jazz 2024’.

