Eredità eretiche, la vita offesa nel mostruoso contemporaneo

Pensieri filosofici frammentati nell’ultimo libro di Alter Spirito, una riflessione profonda sulle nostre esistenze imprigionate nelle logiche di spettacolo, narcisismo ed efficientismo

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«Siamo così immersi nell’effimero e nel transitorio che non possiamo fare a meno – in nessuna occasione – del riconoscimento degli altri. Non perdoniamo agli altri di averci (anche per un momento, magari per distrazione) trascurati: non possiamo fare a meno delle approvazioni, dei tributi, degli elogi e delle lusinghe degli altri».

Un libro come filosofia, scritto con uno stile frammentato, che diventa una riflessione profonda sulle nostre esistenze in un periodo in cui ogni aspetto del vivere umano è imprigionato nelle logiche della società dello spettacolo, del narcisismo, dell’efficientismo e in cui chi si ferma a pensare appare marginale o dissidente. Eredità eretiche. Saggio erratico sulle offese del contemporaneo (Ortica Editrice, pp.119, euro 11) di Alter Spirito è un libro scritto da un uomo solitario che pare avere occhi privilegiati con i quali osservare la contemporaneità. Un uomo che mantiene intatto e immutato un desiderio di altrove; un desiderio paragonato a una ferita perennemente aperta, incurabile. Una scrittura «sfrangiata» porta il lettore con mano lungo le pagine del volume; un modo di scrivere che – scrive l’autore «significa attraversare il bianco di una pagina adoperando il dolore come si adopera un utensile».

Spirito è originario di Napoli, dove vive e lavora. Laureato in Lettere moderne e in Filosofia, nella città partenopea insegna filosofia nei licei. Negli scorsi anni si è cimentato anche con la poesia pubblicando diverse raccolte.

Il tema che attraversa il libro è quello della «vita offesa» nel «mostruoso contemporaneo»: ogni aspetto del vivere umano appare mortificato dalle logiche dell’esibizionismo, del narcisismo, della ricerca perenne e costante di un riconoscimento sociale all’insegna di un efficientismo e di un produttivismo che paiono aver snaturato la vita stessa in un tempo che appare irrimediabilmente malato. Una prospettiva evidentemente pessimistica in cui la scrittura filosofica sembra una via d’uscita per un altrove irraggiungibile, lungo un percorso biografico lacerato e intimo.

Barbara Ruggiero

Coordinatore del magazine, giornalista professionista, PhD student presso il Dipartimenti Studi Umanistici dell'Università di Salerno, è laureata in Comunicazione. È stata redattrice del Quotidiano del Sud di Salerno e, tra le altre esperienze, ha operato nell’ufficio comunicazione e rapporti con l’informazione dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Già docente di progetti mirati a portare il giornalismo nelle scuole, è stata anche componente e segretaria del Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Campania.

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