Dicotomie, il viaggio di Vignola tra musica classica e ricerca contemporanea

L’album, firmato dalla label ‘AlfaMusic’ e prodotto dallo stesso Vignola, con il coordinamento di Fabrizio Salvatore, mixato presso il Diapason Recording Studio di Roma, è composto da sei tracce inedite. Il disco offre una prospettiva unica sulla libertà creativa nell’arte

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Dopo essere approdato sulle diverse piattaforme digitali (Deezer, Apple Music, Soundcloud, Spotify, YouTube Music, Amazon), in tutti gli store è presente la bellissima copia fisica dell’ultimo cd di Vito Vignola; “Dicotomie”. L’album, firmato dalla label ‘AlfaMusic’ e prodotto dallo stesso Vignola, con il coordinamento di Fabrizio Salvatore, mixato presso il Diapason Recording Studio di Roma, è composto da sei tracce inedite.

Il lavoro si presenta come un viaggio sonoro tra musica classica e ricerca contemporanea. Con una visione trasversale, quella che poi abbraccia i diversi linguaggi musicali, Vito Vignola riesce a fondere radici classiche e contaminazioni moderne in modo fluido e senza forzature. Con “Dicotomie”, Vito Vignola esprime una profonda introspezione musicale che esplora il dualismo tra “significato” e “significante”, un concetto ispirato ai classici di Marco Vitruvio Pollione che, nel suo celebre trattato “De Architectura”, esplora molti concetti che ancora oggi sono fondamentali per la stessa architettura. In sintesi, sebbene Vitruvio non usasse questi termini esattamente nel senso moderno, la sua visione dell’architettura implica un rapporto simile a quello tra significante e significato: la forma architettonica deve rispecchiare e servire al contempo la funzione e l’idea che essa intende trasmettere.

Il disco

Ogni brano di “Dicotomie” riflette questa ricerca di equilibrio, dove il talento si unisce alla disciplina e l’emozione incontra la tecnica. L’album si caratterizza per una scrittura ricca di poesia e tratti cinematici, capace di evocare immagini potenti attraverso le sue melodie, è un’opera che invita l’ascoltatore a esplorare le diverse sfaccettature della musica, senza perdere mai il filo della narrazione sonora. Vito Vignola è un musicista nel senso più vasto del termine. Radicate radici in una ottima formazione classica, una vasta esperienza in tutti i generi musicali, un profondo amore per il prog: hanno dato vita ad una scrittura poliedrica, complessa e piena di sfumature. Sono queste, in fondo, le dicotomie che, oltre il titolo di questo progetto, raccontano uno sguardo alle radici che sa mettersi in discussione con la ricchezza della contaminazione. «La libertà della mia composizione è l’unica risposta possibile a chi in questo settore tenta di imporre limiti e costrizioni espressive. In “Dicotomie” mi sento di affermare che, per quanto mi riguarda, ho liberato la musica da catene per me inaccettabili perché costrittive del talento e della verità intellettuale, per la quale, anche umanamente, da sempre ogni giorno mi spendo».

“Per te Jeny” è il brano che apre il disco con una dedica emotiva a una donna colpita dall’Alzheimer, esplorando musicalmente la perdita dell’identità. Con “Dicotomie”, Vignola esprime l’essenza dell’intero album: la libertà artistica senza limitazioni commerciali. In “Sur la Seine avec toi”, brano-omaggio a Erik Satie e Claude Debussy, riflette il suo amore per Parigi, un tema che ritorna anche in “La tua anima in quel fiore eterno di Parigi”, dedicato al suo trasporto per la città. “Giochi di bambini” rappresenta la meraviglia infantile, mentre il conclusivo “Feedback classico” mostra la formazione classica di Vignola, che lo porta verso nuove sperimentazioni musicali, mescolando le fondamenta classiche con un’interpretazione moderna.

Una dichiarazione di libertà creativa

Vignola definisce il disco come un manifesto personale contro i limiti imposti, permettendo alla sua musica di esprimere il libero flusso delle emozioni. Con un’eredità che rispetta i classici reinventandoli, l’album non solo cattura l’essenza della sua anima, ma offre anche una prospettiva unica sulla libertà creativa nell’arte. Un’opera complessa e affascinante che si pone tra rispetto per i classici e desiderio di innovazione, incarnando l’ideale di Vignola di una musica libera e senza compromessi. «Con Dicotomie ho scritto la mia anima e la mia musica, seguendo il filo sottile tra significato e significante, come insegnava Vitruvio. Questo album è il frutto di un dialogo continuo tra libertà creativa e disciplina, dove le mie Dicotomie hanno trovato pace nell’equilibrio tra anima e realizzazione. Non esistono catene nella mia composizione, solo un percorso libero che rispetta l’essenza dell’arte e la verità intellettuale.»

Antonino Ianniello

Nasce con una spiccata passione per la musica. Si laurea in lettere moderne indirizzando la scrittura verso il giornalismo, percorre in maniera sempre più approfonditamente e competente le strade della critica musicale, pubblicando numerosi articoli su jazzisti contemporanei e prediligendo, spesso, giovani talenti emergenti. Ama seguire il jazz, blues e fusion e contaminazioni.

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