Disney, Barbie, Marilyn Monroe, Blade Runner, Squid Game, il Grande Fratello, Marvel, Madonna, Lady Gaga e Taylor Swift. No, non è un elenco senza senso; sono elementi di sintesi delle caratteristiche della nostra cultura di massa. Vanni Codeluppi nel suo ultimo libro (Pop culture. Da Disney a Squid Game, Carocci editore), legge l’evoluzione della cultura di massa tramite l’analisi di fenomeni e personaggi determinanti ed emblematici anche per quello che riguarda le trasformazioni sociali. Pop culture, dunque, nel senso di “popular”, come sinonimo di cultura di massa.
L’itinerario alla scoperta delle variazioni della cultura pop parte dagli animali antropomorfi Disney, dall’essenza del pop, rappresentata da Marilyn Monroe, icona assoluta, maschera e oggetto di desiderio, dal successo del modello culturale di Barbie, attraversando le variazioni del postmoderno con Madonna, Lady Gaga e Taylor Swift, passando per la fine dell’utopia con Blade Runner, i nuovi eroi della Marvel, la vita in diretta con i reality show e il Grande Fratello, fino ad arrivare a Squid Game, all’era delle serie tv sudcoreane, e al mondo inteso come gioco.
Dal libro, da leggere tutto d’un fiato, viene fuori un viaggio interessante e stimolante lungo le trasformazioni che hanno guidato la nostra epoca e che si snodano da Topolino, con i parchi divertimenti Disney, ai principali successi della musica pop degli ultimi anni, fino ad arrivare a Netflix e alle serie di produzione sudcoreana. In fondo la cultura pop non è sic et simpliciter intrattenimento; è una chiave di lettura che ci aiuta a comprendere le trasformazioni e la società contemporanea e spinge alla riflessione su come la cultura sia capace di cambiare valori, gusti e immaginari globali.