Il libro è diviso in cinque parti da effimere, transitorie, fragili ma possenti spaziature che legano il testo con un nodo invisibile fatto di torsioni e strapiombi. Il linguaggio è ostico, ma è il solo possibile per chi voglia provare a sentire
Un libro di pregevole interesse. Ordinati in tre sezioni distinte (Linguaggio, Storia, Potenza), i diversi motivi del suo pensiero ruotano ostinatamente intorno a un unico centro, che il titolo compendia nella formula: la potenza del pensiero.
La scrittrice presenta un bel libro, vincitore alla “XXII edizione del Premio InediTO – Colline di Torino”. Noi che siamo sempre in ascolto, siamo contenti di leggerla. E se anche le sue parole premono sulla schiena, d’ora in avanti sarà più facile
Un apporto unico se non raro alla comprensione di un maestro della cultura italiana del Novecento che permette di riflettere sulle ragioni per le quali la sua opera è rimasta in ombra rispetto all’influsso che ha esercitato come filologo e editore di