L’Europa non gioca con le regole del presidente americano. Non ha bisogno di urlare. Basta continuare a vivere meglio, con meno armi, più diritti, più scuola, più arte. E magari - sfida delle provocazioni- con meno obesità da McDonald.
Dopo 130 giorni inaugurati con un saluto fascista e proseguiti con annunci, proclami, tagli, minacce, tweet paranoici e conferenze stampa ridicole, si conclude la brevissima, frastornante, nociva e inutile esperienza di governo dell'uomo più ricco del mondo: Elon Musk.
Viviamo una confusione sociologica da quando negli ultimi mesi sono stati scardinati assiomi condivisi da decenni, come: la democrazia occidentale, la Scienza, il rispetto delle alleanze internazionali, l’idea di progresso economico e tecnologico e il rifiuto della guerra nella vecchia Europa...
Il progetto di Trump trova fondamenti politici e culturali nell’archivio imperiale che ha alimentato la civiltà moderna capitalistica. Una civiltà che nei suoi gruppi sociali dominanti ha concepito le popolazioni povere ed esterne prima all’Europa e poi all’Occidente come inferiori e, quindi,