Francesco Mascio, chitarrista e compositore italiano, nasce a Cassino nel 1981. Ha all’attivo una pluriennale carriera con un numero di concerti a quattro cifre sia in Italia, da Torino a Caltanissetta, passando per Milano, Bologna, Roma, Napoli, sia all’estero in Europa e negli Stati Uniti. Oggi presenta il suo ultimo lavoro ‘Romantique Duniya’ edito dall’etichetta ‘Birdbox Records’. Mascio ha avuto modo di suonare con i grandi maestri del Jazz come Tony Monaco, Francisco Mela, Sasha Mashin, Shawnn Monteiro, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Karl Potter, Steve Wickham, Crystal White, Gegè Telesforo, Rosario Giuliani, Gabriele Coen, Pippo Matino, Giovanni Imparato, e molti altri. Le sue composizioni hanno di sicuro attraversato numerosi stili per giungere oggi a una produzione del tutto originale e caratterizzante. Come tutti gli artisti non ama essere identificato con un genere specifico. Tuttavia se volessimo trovare una sua collocazione, potremmo farlo rientrare in un tipico “Jazz-Crossover”. La vocazione di Francesco Mascio è palesemente un tipo di sperimentazione senza nessun confine. Questo accade perché il musicista di Cassino riesce ad assorbire ogni esperienza, vissuta e osservata, trasformandola in una profonda suggestione che, attraverso la musica, condivide con il resto del mondo.
L’amore per la chitarra
Affascinato sin da piccolo dalla chitarra, a 6 anni approccia alla musica. Il padre gli consiglia di iniziare lo studio del piano, ma tra un esercizio alla tastiera e uno di solfeggio, strimpella ‘Smoke On The Water’ dei Deep Purple e lo fa sulla chitarra del padre. Questo fino a quando non arriva il giorno in cui incontra Gino De Cesare, che gli mostrerà le infinite possibilità dell’uso delle 6 corde! Nei 7 anni di studio con il suo nuovo maestro, scopre infatti mondi musicali a lui fino ad allora sconosciuti come lo spirito del Blues, il ritmo del Funk, le contaminazioni della Fusion ma soprattutto le raffinate armonie del Jazz, di cui si innamora profondamente dopo essere rimasto folgorato da un video di Joe Pass. Decide così di perfezionare lo studio del Jazz, dapprima con il chitarrista italo-americano Agostino Di Giorgio e successivamente con Rocco Zifarelli e Pietro Condorelli. Approfondisce, inoltre, gli studi partecipando a vari seminari, con alcuni dei più importanti chitarristi nazionali ed internazionali, come Toninho Horta e nel ruolo di assistente a Kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein, Bruce Forman, Eddy Palermo e Fabio Zeppetella. Inizia la sua attività concertistica nel 1998 e presto intreccia collaborazioni con artisti di spicco del panorama jazzistico come il bassista Pippo Matino, con il quale nasce una sincera amicizia e una collaborazione attiva da oltre 10 anni, che vede nel tempo la partecipazione di numerosi musicisti della scena musicale italiana come Roberto Schiano, Giulio Martino, Paolo Recchia, Silvia Barba, Peter De Girolamo, Claudio Romano, Pietro Iodice, Fabrizio Fratepietro, Daniele Chiantese, Michele Avella ed altri. Nel 2010 prende forma ‘Oro-Logic Quartet’, un gruppo di giovani talentuosi musicisti dove al fianco di Francesco Desiato, Daniele Sorrentino e Gino Del Prete, partecipa ad importanti festival come Teano Jazz, Oria Jazz e Cassino Multietnica. Con questo quartetto ha l’occasione di suonare con grandi personalità del jazz come Rosario Giuliani, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e Crystal White. Nel 2012 pubblica con l’etichetta romana ‘Zone di Musica’ il suo primo lavoro discografico, che lo vede come co-leader, insieme ai giovanissimi Stefano Preziosi e Alessandro Del Signore, nel progetto Europa Jazz Quartet, impreziosito dal “drumming” di esperienza di Pier Paolo Pozzi. Inizia la carriera discografica del musicista fino ad arrivare alla sua ultima pubblicazione: ‘Romantique Duniya’
Francesco Mascio sul suo ultimo album:
«Si tratta di un coinvolgente viaggio sonoro attraverso diversi paesaggi musicali – dice – Romantique Duniya svela il ricco arazzo di scambi culturali che ha plasmato la musica in tutto il mondo. Si cela un mondo nascosto, quello della musica, tracciato da uomini che hanno percorso antichi sentieri, portando le loro tradizioni culturali dal lontano Oriente, fondendole con quelle incontrate lungo il cammino, nei nuovi territori che hanno attraversato. Le dieci composizioni originali raccontano di questi antichi viaggiatori, dei territori da loro esplorati, delle tradizioni sconosciute incontrate e assorbite, ma soprattutto parlano della miriade di emozioni che l’essenza stessa del viaggio evoca nello spirito umano. Il disco allude al linguaggio universale della musica che trascende i confini culturali. Oltre che dall’Italia, ad arricchire la narrativa dell’album ci sono i contributi di un insieme diversificato di musicisti provenienti da Irlanda, Iran, Libia e Gambia. Questi virtuosi infondono alla musica l’autenticità dei loro strumenti tradizionali, aggiungendo profondità e dimensione alle composizioni di Mascio. L’accostamento di strumenti culturalmente diversi, sottolinea una fede incrollabile nella composizione e nell’arricchimento che ne deriva dalla confluenza di tradizioni e culture musicali distinte. Questa miscela armoniosa funge da potente testimonianza della nozione di musica come linguaggio universale, che trascende i confini e promuove un profondo senso di liberazione».
Il lavoro è una testimonianza dell’abilità artistica di Mascio e della sua profonda passione per l’esplorazione delle infinite possibilità della musica. L’album invita gli ascoltatori in una emissione sonora indimenticabile, dove le antiche tradizioni convergono con la sensibilità contemporanea, creando una sinfonia di ricchezza culturale e risonanza emotiva».
Discografia:
- Europa Jazz Quartet (Zone di Musica 2012),
- Mantras for a New Era (Zone di Musica 2013),
- Ganga’s Spirit (Emme Record Label 2015),
- Jaggae (Filibusta Records 2017)
- Wu Way (Filibusta Records 2018),
- Live at Strike (Cultural Bridge 2019),
- I Thàlassa Mas (Manitu Records 2019),
- Preview (Italian Way Music),
- My Standards (Birdbox Records 2022),
- Romantique Duniya (Birdbox Records dic. 2024)