Per non dimenticare il genio di Lyle Mays

Il grande tastierista scomparso nel 2020 sarà ricordato con un concerto a Milano. Il musicista statunitense è noto soprattutto per essere stato co-fondatore e membro della storica dal nome ‘Pat Metheny Group’, con cui ha collaborato per più di trent’anni.

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Il mese di novembre sarà caratterizzato da un concerto straordinario per ricordare Lyle Mays, grande tastierista scomparso nel 2020. Il 7 novembre, con inizio alle 20.30 e presso la ‘Sala intitolata a Giuseppe Verdi’ presso l’omonimo Conservatorio di Musica di Milano si terrà la ‘prima mondiale’ di ‘The Sound of Light – Remembering Lyle Mays’, serata musicale straordinaria per ricordare un genio della musica come Lyle Mays oltre che di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno di Progetto Itaca, organizzazione di volontariato che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie.

Ma chi era mai questo genio, per quei pochissimi che non lo ricordassero?

Lyle Mays è stato un pianista, tastierista e compositore jazz statunitense, noto soprattutto per essere stato co-fondatore e membro della storica dal nome ‘Pat Metheny Group’, con cui ha collaborato per più di trent’anni. Era riconosciuto per il suo stile raffinato e innovativo al pianoforte e alle tastiere, capace di unire jazz, musica classica, rock e world music. La sua scrittura musicale, sempre ricca di armonie sofisticate e atmosfere evocative, ha contribuito in modo decisivo al suono unico del gruppo. Con il Pat Metheny Group vinse diversi ‘Grammy Awards’ e firmò molti brani iconici del repertorio della band. Oltre alla collaborazione con Metheny, Mays ha pubblicato album solisti e lavorato come arrangiatore e orchestratore. Era anche un musicista con interessi più ampi: si è dedicato a progetti che spaziavano dall’informatica alla progettazione acustica. È ricordato come una figura discreta ma geniale, capace di creare paesaggi sonori intensi e profondi, lasciando in eredità un segno nella storia del jazz contemporaneo.

Il concerto

Il progetto è ideato dal Maestro Pino Jodice, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra Jazz vedrà protagonista la ‘Verdi Jazz Orchestra Ritmico-Sinfonica’ del Conservatorio di Musica Verdi di Milano, da lui diretta e per la quale ha curato tutti gli arrangiamenti originali, ispirati all’universo del genio statunitense e tastierista ispiratore del ‘Pat Metheny Group’.

«In questo lavoro – racconta Iodice – ho cercato di restituire alla musica di Mays quell’ampiezza orchestrale che lui ha sempre cercato, traducendo i suoi paesaggi sonori in una dimensione reale e sinfonica, fatta di archi, fiati, percussioni e groove. Un’operazione rispettosa e visionaria al tempo stesso, che mira a rivelare la profondità della sua scrittura e la sua vocazione sinfonica implicita. Un concerto che non sarà solo celebrazione, ma rinascita musicale di un mondo sonoro immenso e ancora sorprendentemente attuale».

La presentazione del concerto ‘The Sound of Light – Remembering Lyle Mays’ è affidata a Luca Bragalini, musicologo e docente di ‘Storia del Jazz’ presso il Conservatorio di Musica Verdi di Milano, che introdurrà la serata con una lectio magistralis per offrire al pubblico le chiavi di lettura per comprendere la grandezza artistica e l’eredità culturale di Lyle Mays. L’evento vede ospiti di fama internazionale, al piano Antonio Faraò, tra i più importanti pianisti jazz italiani a livello internazionale e tra i pianisti preferiti di Harbie Hancock; alla batteria Paul Wertico leggendario batterista del Pat Metheny Group (PMG) e David Blamires voce storica del Pat Metheny Group, capace di restituire la magia timbrica delle composizioni originali. Il programma del concerto includerà brani iconici di Lyle Mays, storico pianista e compositore del Pat Metheny Group, la cui musica si presta in maniera naturale a un dialogo con i temi della Salute Mentale.

Il Presidente del Progetto Itaca dichiara: «In una società in cui la salute mentale è sempre più una priorità, Progetto Itaca offre ascolto, supporto e strumenti concreti a chi soffre di disturbi psichici e alle loro famiglie attraverso progetti e iniziative concrete come Club Itaca, uno spazio sicuro in cui le persone affette da disturbi psichici possono ritrovare la propria autonomia. Questo concerto per i vent’anni del nostro Club non è solo un appuntamento musicale, ma rappresenta un gesto collettivo di solidarietà e sostegno verso i più fragili e per tutti coloro che si impegnano nella lotta per abbattere stigmi e pregiudizi per creare un domani sempre più accogliente e inclusivo».

Per non dimenticare il genio di Lyle Mays.

Antonino Ianniello

Nasce con una spiccata passione per la musica. Si laurea in lettere moderne indirizzando la scrittura verso il giornalismo, percorre in maniera sempre più approfonditamente e competente le strade della critica musicale, pubblicando numerosi articoli su jazzisti contemporanei e prediligendo, spesso, giovani talenti emergenti. Ama seguire il jazz, blues e fusion e contaminazioni.

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